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CRITICI D'ARTE FAMOSI - ARTISTI QUOTATI

ARTISTI QUOTATI | RAFFAELE CIOTOLA
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''CRITICI D'ARTE FAMOSI''

Michela Marconi

LA TERAPIA FARMACOLOGICA CONTRO L'OMOFOBIA  

Opera pittorica dell'artista Raffaele Ciotola



L'ARTE CONTRO L' OMOFOBIA

'' STOP HOMOPH ART ''

E' un movimento artistico che è emerso nel 2003 in Italia.


La “Stop Homoph Art” è la corrente artistica che nasce in Italia  nel 2003 e il cui creatore è Raffaele Ciotola. Questa corrente mira ad  interrogarsi sugli atteggiamenti e sui comportamenti di razzismo legati  anche alla semplice visione di realtà omosessuali (LGBTQ+) con la finalità  di diffondere la cultura del rispetto e delle lotta contro l’omofobia.  Il maestro Ciotola è convinto che la pittura, come la musica, ha un  linguaggio diretto e universale, che riesce a veicolare messaggi e a  divulgare idee prima ancora della letteratura. In effetti le sue opere  comunicano sulla costruzione culturale dell’essere uomo e donna; opere  che raccontano di amori tra uomini o donne, di percorsi transgender, di  discriminazioni, di violenze e di rifiuti. “L’artista crea liberamente  lottando contro pregiudizi e contro l’ignoranza. Attraverso la sua  creazione combatte fonti o focolai di tendenza omofobica”, rendendosi  così paladino di una rivoluzione nel comportamento, “preparando ad una  cultura”; ovvero la necessità e l’urgenza di un’educazione a questa  sensibilità, che ha fiducia e offre fiducia, in cui la differenza è  oggetto di ricchezza, e in cui il fruitore dell’opera trova spazio per  le sue emozioni. “Questa corrente sorge dall’esigenza di scarnire il  messaggio d’amore che nella società è filtrato attraverso un pensiero  religioso o politico”, che risulta essere troppo spesso incoerente e  ipocrita, togliendo dignità all’uomo che non viene considerato individuo  libero e non viene rispettato nella sua soggettività. L’opera più  significativa di Raffaele Ciotola è la “Madonna degli omosessuali”, che  viene realizzata tra il 2003 e il 2007 e viene dedicata alle migliaia di  vittime omosessuali uccise durante il nazismo. In questo dipinto a  olio, il pittore esprime tutto il suo dolore rivivendolo nel proprio  animo e portandolo a realizzare un ‘opera di grande valore etico-morale,  che diventa così vero e proprio manifesto dell’idea artistica  ispiratrice. Si tratta evidentemente di un’iconografia insolita e  “irriguardosa” della Vergine con il bambino, che utilizza un linguaggio  schietto, provocatorio e fortemente anticonformista. Il Maestro: “ho  scelto Maria come personaggio storico e religioso, perché Lei sola può  rappresentare il ruolo per un’opera d’arte che deve comunicare alle  genti il vero amore”. Nel dipinto possiamo osservare le pennellate ora  rarefatte e frammentate nella veste morbida della figura femminile, ora  più precise e dettagliate nella definizione del volto e degli elementi  decorativi e simbolici. Il colore è presente in diverse gradazioni di  tono con il contrasto tra colori caldi e freddi, e i complementari, blu e  arancione del mantello, in forte evidenza. La luce è diffusa e proviene  dal volto della Madonna stessa come ad irradiare un’energia cosmica  verso tutta l’Umanità. Da notare il peso distribuito lungo un asse  verticale che va dal centro, rappresentato dal Bambin Gesù e dal globo  terrestre, verso l’alto, ovvero il volto di Maria, attraversando i  nuclei principali costituiti dai simboli dell’omosessualità maschile e  femminile tenuti nelle mani di Gesù. Si avverte, così, un andamento  verticale che produce un’idea di equilibrio ascensionale rafforzata da  delicati effetti di chiaro-scuro. Sono presenti sulla cornice, oltre al  titolo dell’opera scritto nel giro, alcuni elementi simbolici ed  esornativi, e nel campo, a destra e a sinistra dell’aureola della  Madonna l’alfa e l’omega, simboli dell’eternità di Dio, posti all’inizio  e alla fine di ogni cosa. Gli elementi presi in considerazione  dall’artista creatore di questa corrente e a cui fanno riferimento  coloro che vogliono aderirvi sono il triangolo rosa, il paragrafo 175, e  tutto ciò che è inerente all’argomento, comprendendo anche le persone  che hanno mostrato interesse verso il tema dell’omofobia e che hanno  difeso i diritti dell’umanità. L’arte assume in questo modo un ruolo  importante ed insostituibile nel dibattito sull’omofobia esprimendo il  proprio dissenso nei confronti dell’intolleranza verso la comunità  omosessuale.

Di fronte ai drammi dell’umanità, affermava Picasso, “gli artisti non possono e non devono restare indifferenti”.

Prof.ssa Michela Marconi




Consegue la laurea con lode in Lettere Classiche alla II Universitá di Roma - Tor Vergata, discutendo la tesi in storia dell'arte greca e romana. Fin dalla primissima infanzia vive l'esperienza di visitare città, chiese e palazzi. Nei musei archeologici ammirava estasiata quelle perfette sembianze di candido zucchero, levigate e morbide come la seta. La sua educazione artistica si affina anche attraverso lo studio e la passione della musica e del bel canto, frequentando il Conservatorio di musica "S.Cecilia", ove consegue il diploma di Canto e la laurea specialistica. È così che percorre una via tutta sensitiva procedendo molto lentamente e anelando ad istituire un rapporto privilegiato, anzi profondo, con l'arte. Lavora dal 1998 al 2001, in qualitá di esperta numismatica, con il prof. T.R.Volk, dell'Universitá di Cambridge, alla catalogazione della Raccolta di monete e medaglie del Museo Civico "G.Fattori" di Livorno. Ha scritto articoli e critiche per il giornale "Mercurio" di Orbetello. Dal 2005 è titolare della cattedra di Lettere a Roma.
Affianca alla professione di didatta e di musicista, l'impegno e la passione per l'arte e la letteratura. Partecipa al Premio Nazionale di Poesia "Diana Nemorensis" 2013. Attualmente sta curando le recensioni delle opere pittoriche dell'artista Raffaele Ciotola, con il quale strinse una solida amicizia alcuni anni fa quando erano entrambi allievi dello stesso maestro di canto.



Biografia dell’Artista Raffaele Ciotola

L’artista Raffaele Ciotola, nato a Napoli il 17 ottobre 1964, cresce grazie all’incoraggiamento di una madre attenta e sensibile, che sostiene da subito la sua naturale inclinazione verso l’arte. Fin da bambino sviluppa un profondo interesse per il disegno e la pittura, interessi che lo accompagneranno per tutta la vita.
Prosegue gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte Filippo Palizzi di Napoli, dove nel 1983 consegue la Maturità Artistica e il diploma di Maestro d’Arte, consolidando così le fondamenta della sua futura carriera artistica.


Gli esordi e i primi riconoscimenti

Ciotola debutta giovanissimo, nel 1980, in una mostra collettiva nella sua città natale. Da quel momento partecipa a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero (Napoli, Piano di Sorrento, Viterbo, Milano, Portogallo), distinguendosi fin da subito per il suo linguaggio pittorico intenso e personale.
Nel 1980 riceve la Medaglia d’Oro alla Biennale Nazionale di Arte Sacra di Torre del Greco, conferita dal celebre artista napoletano prof. Franco Girosi, figura fondamentale nella sua crescita artistica insieme allo scultore Luigi Signore, tra i maggiori autori della scultura presepiale italiana.

Il dialogo tra arte e musica

Parallelamente alla pittura, Ciotola intraprende studi musicali presso il Conservatorio di Napoli, specializzandosi nel canto. Determinante è l’incontro a Roma, nel 1987, con il grande maestro Renato Guelfi, cantante lirico e pittore, che lo guida in un percorso professionale che lo porterà a esibirsi in diversi teatri italiani (Lecce, Santa Maria di Leuca, Ronciglione, Villa Pignatelli a Napoli).
Tra i riconoscimenti si ricordano la Medaglia d’Oro al Premio La Triade presso Palazzo Sormani a Milano e il Diploma d’Onore a Sant’Anastasia (Napoli).

L’evoluzione artistica e l’impegno civile

Dal punto di vista stilistico, Raffaele Ciotola si distingue per l’uso energico del colore, i chiaroscuri intensi e un linguaggio emotivo che trasforma la tela in uno spazio di introspezione, denuncia e rinascita.
A partire dalla fine degli anni ’90, la sua produzione assume un carattere sempre più sociale, affrontando temi legati ai diritti umani, alla discriminazione e alla libertà individuale. Questo impegno lo porta a creare il movimento artistico STOP HOMOPH ART, dedicato a combattere l’omofobia attraverso l’arte e la promozione della cultura del rispetto.
Le opere di Ciotola legate all’impegno civile catturano l’attenzione anche di Jean-Louis Cougnon, Capo Divisione della Direzione generale del Parlamento Europeo, confermando il valore e la rilevanza internazionale del suo lavoro.


I movimenti artistici creati da Ciotola


FINGER ART CIOTOLA ( 2017)

Tra le sue ricerche più originali emerge la Finger Art Ciotola, definita un movimento pittorico rivoluzionario.
Qui l’artista sostituisce i volti dei grandi personaggi storici con un dito, dipinto con tratti, simboli ed elementi che ne richiamano immediatamente l’identità.
Non si tratta di pittura con il dito, ma di un concetto estetico completamente nuovo:
il dito diventa volto, simbolo, identità, un mezzo per raccontare la storia attraverso un linguaggio ironico, intelligente e profondamente contemporaneo.

ROCK ART CIOTOLA (2018)

Nel 2018 nasce il progetto Rock Art Ciotola, in cui l’artista reinterpreta celebrità internazionali attraverso un linguaggio visivo dinamico e contemporaneo. Le figure vengono “tatuate” pittoricamente su spalle e collo, senza derisione ma con rispetto, per valorizzarne l’immagine e trasformarle in icone rock dallo stile potente e innovativo.

* L'opera d'arte "Italia contro il razzismo" dedicata alla lotta al "razzismo" che è stata apprezzata per corrispondenza dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

* ''San Bonaventura da Bagnoregio'' l'opera è esposta nella Chiesa di San Francesco a Bagnoregio - Viterbo.

* L'opera d'arte ''La Madonna di Fátima'' è UFFICIALMENTE entrata a far parte della COLLEZIONE del Museo di Fatima.


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