'' CRITICI D'ARTE FAMOSI ''
PROF.SSA MICHELA MARCONI
Consegue la laurea con lode in Lettere Classiche alla II Universitá di Roma - Tor Vergata, discutendo la tesi in storia dell'arte greca e romana. Fin dalla primissima infanzia vive l'esperienza di visitare città, chiese e palazzi. Nei musei archeologici ammirava estasiata quelle perfette sembianze di candido zucchero, levigate e morbide come la seta. La sua educazione artistica si affina anche attraverso lo studio e la passione della musica e del bel canto, frequentando il Conservatorio di musica "S.Cecilia", ove consegue il diploma di Canto e la laurea specialistica. È così che percorre una via tutta sensitiva procedendo molto lentamente e anelando ad istituire un rapporto privilegiato, anzi profondo, con l'arte. Lavora dal 1998 al 2001, in qualitá di esperta numismatica, con il prof. T.R.Volk, dell'Universitá di Cambridge, alla catalogazione della Raccolta di monete e medaglie del Museo Civico "G.Fattori" di Livorno. Ha scritto articoli e critiche per il giornale "Mercurio" di Orbetello. Dal 2005 è titolare della cattedra di Lettere a Roma.
Affianca alla professione di didatta e di musicista, l'impegno e la passione per l'arte e la letteratura. Partecipa al Premio Nazionale di Poesia "Diana Nemorensis" 2013. Attualmente sta curando le recensioni delle opere pittoriche dell'artista Raffaele Ciotola, con il quale strinse una solida amicizia alcuni anni fa quando erano entrambi allievi dello stesso maestro di canto.
Biografia dell’Artista Raffaele Ciotola
L’artista Raffaele Ciotola, nato a Napoli il 17 ottobre 1964, cresce grazie all’incoraggiamento di una madre attenta e sensibile, che sostiene da subito la sua naturale inclinazione verso l’arte. Fin da bambino sviluppa un profondo interesse per il disegno e la pittura, interessi che lo accompagneranno per tutta la vita.
Prosegue gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte Filippo Palizzi di Napoli, dove nel 1983 consegue la Maturità Artistica e il diploma di Maestro d’Arte, consolidando così le fondamenta della sua futura carriera artistica.
Prosegue gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte Filippo Palizzi di Napoli, dove nel 1983 consegue la Maturità Artistica e il diploma di Maestro d’Arte, consolidando così le fondamenta della sua futura carriera artistica.
Gli esordi e i primi riconoscimenti
Ciotola debutta giovanissimo, nel 1980, in una mostra collettiva nella sua città natale. Da quel momento partecipa a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero (Napoli, Piano di Sorrento, Viterbo, Milano, Portogallo), distinguendosi fin da subito per il suo linguaggio pittorico intenso e personale.
Nel 1980 riceve la Medaglia d’Oro alla Biennale Nazionale di Arte Sacra di Torre del Greco, conferita dal celebre artista napoletano prof. Franco Girosi, figura fondamentale nella sua crescita artistica insieme allo scultore Luigi Signore, tra i maggiori autori della scultura presepiale italiana.
Nel 1980 riceve la Medaglia d’Oro alla Biennale Nazionale di Arte Sacra di Torre del Greco, conferita dal celebre artista napoletano prof. Franco Girosi, figura fondamentale nella sua crescita artistica insieme allo scultore Luigi Signore, tra i maggiori autori della scultura presepiale italiana.
Il dialogo tra arte e musica
Parallelamente alla pittura, Ciotola intraprende studi musicali presso il Conservatorio di Napoli, specializzandosi nel canto. Determinante è l’incontro a Roma, nel 1987, con il grande maestro Renato Guelfi, cantante lirico e pittore, che lo guida in un percorso professionale che lo porterà a esibirsi in diversi teatri italiani (Lecce, Santa Maria di Leuca, Ronciglione, Villa Pignatelli a Napoli).
Tra i riconoscimenti si ricordano la Medaglia d’Oro al Premio La Triade presso Palazzo Sormani a Milano e il Diploma d’Onore a Sant’Anastasia (Napoli).
Tra i riconoscimenti si ricordano la Medaglia d’Oro al Premio La Triade presso Palazzo Sormani a Milano e il Diploma d’Onore a Sant’Anastasia (Napoli).
L’evoluzione artistica e l’impegno civile
Dal punto di vista stilistico, Raffaele Ciotola si distingue per l’uso energico del colore, i chiaroscuri intensi e un linguaggio emotivo che trasforma la tela in uno spazio di introspezione, denuncia e rinascita.
A partire dalla fine degli anni ’90, la sua produzione assume un carattere sempre più sociale, affrontando temi legati ai diritti umani, alla discriminazione e alla libertà individuale. Questo impegno lo porta a creare il movimento artistico STOP HOMOPH ART, dedicato a combattere l’omofobia attraverso l’arte e la promozione della cultura del rispetto.
Le opere di Ciotola legate all’impegno civile catturano l’attenzione anche di Jean-Louis Cougnon, Capo Divisione della Direzione generale del Parlamento Europeo, confermando il valore e la rilevanza internazionale del suo lavoro.
A partire dalla fine degli anni ’90, la sua produzione assume un carattere sempre più sociale, affrontando temi legati ai diritti umani, alla discriminazione e alla libertà individuale. Questo impegno lo porta a creare il movimento artistico STOP HOMOPH ART, dedicato a combattere l’omofobia attraverso l’arte e la promozione della cultura del rispetto.
Le opere di Ciotola legate all’impegno civile catturano l’attenzione anche di Jean-Louis Cougnon, Capo Divisione della Direzione generale del Parlamento Europeo, confermando il valore e la rilevanza internazionale del suo lavoro.
I movimenti artistici creati da Ciotola
FINGER ART CIOTOLA ( 2017)
Tra le sue ricerche più originali emerge la Finger Art Ciotola, definita un movimento pittorico rivoluzionario.
Qui l’artista sostituisce i volti dei grandi personaggi storici con un dito, dipinto con tratti, simboli ed elementi che ne richiamano immediatamente l’identità.
Non si tratta di pittura con il dito, ma di un concetto estetico completamente nuovo:
il dito diventa volto, simbolo, identità, un mezzo per raccontare la storia attraverso un linguaggio ironico, intelligente e profondamente contemporaneo.
Qui l’artista sostituisce i volti dei grandi personaggi storici con un dito, dipinto con tratti, simboli ed elementi che ne richiamano immediatamente l’identità.
Non si tratta di pittura con il dito, ma di un concetto estetico completamente nuovo:
il dito diventa volto, simbolo, identità, un mezzo per raccontare la storia attraverso un linguaggio ironico, intelligente e profondamente contemporaneo.
ROCK ART CIOTOLA (2018)
Nel 2018 nasce il progetto Rock Art Ciotola, in cui l’artista reinterpreta celebrità internazionali attraverso un linguaggio visivo dinamico e contemporaneo. Le figure vengono “tatuate” pittoricamente su spalle e collo, senza derisione ma con rispetto, per valorizzarne l’immagine e trasformarle in icone rock dallo stile potente e innovativo.
* L'opera d'arte "Italia contro il razzismo" dedicata alla lotta al "razzismo" che è stata apprezzata per corrispondenza dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.
* ''San Bonaventura da Bagnoregio'' l'opera è esposta nella Chiesa di San Francesco a Bagnoregio - Viterbo.
* L'opera d'arte ''La Madonna di Fátima'' è UFFICIALMENTE entrata a far parte della COLLEZIONE del Museo di Fatima.
LE TORRI GEMELLE
È l'11 settembre 2001, due aerei di linea dirottati si schiantano contro le Torri Gemelle del World Trade Center di Manhattan a New York. La scena apocalittica viene vista dal mondo intero. Comincerà una guerra anomala, mai dichiarata, contro un nemico invisibile. Wislawa Szymborska rievoca il fatto in "Fotografia dell'11 settembre":
Sono saltati giù dai piani in fiamme-
uno, due, ancora qualcuno
sopra, sotto.
La fotografia li ha fissati vivi,
e ora li conserva
sopra la terra verso la terra.
Ognuno è ancora un tutto
con il proprio viso
e il sangue ben nascosto.
C'è abbastanza tempo
perché si scompiglino i capelli
e dalle tasche cadano
gli spiccioli, le chiavi.
Restano ancora nella sfera dell'aria,
nell'ambito di luoghi
che si sono appena aperti.
Solo due cose posso fare per loro-
descrivere quel volo
senza aggiungere l'ultima frase.
Nella poesia vengono descritte le persone, che nel tentativo disperato di salvarsi, si lanciarono nel vuoto e iniziarono il loro volo verso un destino che la stessa poetessa polacca non vuole ricordare. Ma la fine la troviamo scritta in ogni sillaba dei suoi versi, che esprimono un vivo senso del mistero dell'esistenza.
Ed ecco che il dipinto inchioda l'istante, quel tragico intervallo, il momento agonizzante di una quotidianità che non sarà più vita, interrompe il futuro.
Siamo come dinanzi al vuoto metafisico, una condizione che provoca nello spirito umano un profondo turbamento e uno smarrimento dalle conseguenze imprevedibili.
Nel grigiore plumbeo e incombente della baia, le materie liquida e aerea si solidificano; le luci, i fuochi, i chiarori si contraddicono, come in un reiterato ossimoro e si contrappongono nell'eterna lotta tra il Bene e il Male.
La fiaccola messaggera di vita e di speranza viene opposta al rogo, provocato dalle carlinghe, foriere di morte e distruzione. Il candido tessuto della toga della statua è lo stesso di quello della nube che si avviluppa intorno agli edifici e si allontana rapidamente. È la luce della libertà che illumina il mondo, è la stessa luce emanata dalle anime che, lasciati i corpi cadere giù, si librano in cielo e annunciano all'Umanità che la Morte non ha un potere illimitato, e non ottiene tutto quello vuole e quando lo vuole.
Prof.ssa Michela Marconi